GENNAIO 1958: Nonostante il boom economico di quegli anni, la famiglia De Carlo, a differenza di tante altre famiglie, viveva una situazione di precarietà a causa della imminente approvazione della legge Merlin che, da lì a poco, avrebbe portato alla chiusura delle case di tolleranza. Pompea, vivace, ma ingenua proprietaria di un postribolo è alle prese con il marito, Gianmaria Francesco De Carlo, dottore sfaccendato completamente a suo carico, un contabile, Rag. Filippo Lo Metti, musicista, poco contabile ma molto sensibile e complice di Señorita Regina, seducente ammaliatrice che, fingendo astutamente di offrirsi, raggira uomini benestanti, come il Senatore Lamotta, un nobile oppresso dalla vanità di sua madre, la Contessa Miranda depositaria del cognome Lamotta e dal bigottismo di sua moglie, Donna Adelaide. Tra tutte queste figure “adulte”, emerge Giovannino figlio di Regina che, dopo svariati equivoci, apparizioni e colpi di scena, denuncerà con la disarmante purezza e sincerità del suo essere bambino, la corruzione dei costumi e la falsità di una società troppo attenta alle apparenze e priva di sentimenti e valori. Una commedia dai toni brillanti con un finale che … Solo Silvio sa..